mercoledì 14 ottobre 2009

E' proprio OMO-FOBIA

Dopo mesi di confronti e discussioni, la "legge Concia" sull' aggravante delle aggressioni verso omosessuali, è stata affossata alla Camera. La maggioranza ha votato l'incostituzionalità del provvedimento dopo essere stata sconfitta sul tentativo di rinviare tutto in Commissione.
La pregiudiziale di incostituzionalità, sollevata dall'Udc, ha ricevuto 285 voti favorevoli, 222 contrari e 13 astenuti.
L'iniziativa era nata in seguito alle sempre più numerose aggressioni subite da queste categorie di persone da parte di estremisti di destra in tutta Italia.
La Carfagna: "Proporrò un disegno di legge che preveda aggravanti per tutti i fattori discriminanti compresi quelli dell'età, della disabilità, dell'omosessualità e della transessualità".
Peccato che invece dal sito del fantasioso Ministero delle Pari Opportunità manca ogni riferimento alla lotta all'omofobia (mentre invece erano presenti fino al maggio scorso). Vengono citate varie categorie di persone soggette a discriminazioni senza nessun riferimento ai gay. Non solo: Mara Carfagna ha anche deciso di cancellare una commissione per i diritti e le pari opportunità delle persone GLBT, istituita dalla precedente ministra, Barbara Pollastrini. Per Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, "La Carfagna dovrebbe dimettersi: il suo ministero non ha fatto nulla per le persone GLBT".
E LA CHIESA?
Secondo un editoriale pubblicato su `Radici Cristiane` del prof. Roberto De Mattei, una legge anti-omofobia rappresenterebbe una limitazione alla libertà di pensiero religiosa: la libertà di considerare l`omosessualità `un abominio contro natura`. "Se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, sarebbe impossibile, o quanto meno rischioso, criticare l'omosessualità e presentare la famiglia naturale come 'superiore' alle unioni omosessuali" inoltre "catechismi e libri sacri che condannano l'omosessualità come peccato 'contro-natura' potrebbero essere ritirati dal commercio".
E la chiamano democrazia...
Il Pablo Neruda, in risposta a questa escalescion di violenza e ignoranza da parte dei cittadini e dello Stato, ha l'intenzione di organizzare a Camerino una iniziativa in merito, in modo da promuovere e sensibilizzare l'opinione pubblica verso il tema dell'omosessualità e il diritto di ogni cittadino di vivere liberamente, senza avere paura di essere se stesso.

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