venerdì 16 ottobre 2009

Mazzette ai talebani per evitare attacchi

E' questa l'accusa lanciata dal "Times" al governo italiano in merito a fonti, testimonianze e intercettazioni verso i servizi segreti italiani in Afghanistan. La ricostruzione del quotidiano partiva dal fatto che 10 soldati francesi erano stati uccisi durante un agguato talebano, in un' area presa in consegna dopo la gestione di militari italiani. "Il fatto più grave" spiega il Times, "non è tanto il pagamento ai guerriglieri, piuttosto quello di non riferire dell'usanza i soldati francesi". Infatti l'esercito francese, ingannato dagli italiani, fece una valutazione del rischio totalmente errata, considerando la zona come "pacifica" vista la situazione tranquilla vissuta dal nostro esercito.
Tra le fonti del Times, si citano i servizi segreti USA che si dicevano sbalorditi ascoltando le intercettazioni telefoniche degli 007 italiani, i quali compravano militanti talebani per decine di migliaia di dollari. Altri ufficiali confermano la "strategia italiana adottata dai servizi segreti per evitare morti in Afghanistan, che avrebbero causato problemi politici al governo". Tali teorie sarebbero anche state supportate da una intervista che il Times ha rivolto ad un capo talebano, il quale confermerebbe tutte le circostanze, inclusa quella che il patto valesse per tutto il territorio afghano.
Il Ministro della Difesa La Russa ieri ha respinto le notizie come "infondate" e annuncia querele verso il Times che anzi continua a trovare e pubblicare fonti in merito.

2 commenti:

Pablo Neruda Camerino ha detto...

L'ennesima pagliacciata vigliacca da parte dello Stato italiano a spese dei cittadini e della nostra immagine all'estero...

Fabiot ha detto...

e che cosa poteva fare LaRussa detto "il brutto", ministro della difesa e dell'offesa? minacciare querele al Times! perché se si critica decisioni ed operati del governo bisogna attappare tutte le bocche. Subito. questo insegna berlusconi. quando bastava spiegare che il pagamento in sé non è reato, perché non rientra nei "delitti di intelligenza" con il nemico (che poi, tecnicamente, non siamo in guerra con i talebani), e poi non danneggia i militari italiani ma dovrebbe agevolarli: si tratta di "pura scelta politica. Magari sbagliata, dicono in procura, ma lecita. Pagare lo straniero per non farsi uccidere è un atto vile, furbo e poco lungimirante, insomma. Ma non danneggia l'Italia. Al massimo i nostri alleati." (da Il Fatto Quotidiano, 16/10/09)