mercoledì 11 novembre 2009

Appunti di viaggio di un viaggiatore in viaggio in Italia

Nicola Cosentino, candidato alla presidenza della regione Campania, deve essere arrestato: 9 pentiti raccontano dei suoi stretti rapporti con la Camorra. Appalti in cambio di assunzioni, rifiuti e compravendita di voti. Berlusconi lo difende e lo lascia al governo.
Oltre al nome di Cosentino, vengono fuori i nomi di diversi parlamentari: Italo Bocchino, Gennaro Coronella e Mario Landolfi. Nessun provvedimento a loro carico, per ora.
Intanto, sempre Berlusconi concorda con Fini una legge che lo salva dai processi Mondadori e Mills, e insieme a lui saranno salvi corrotti corruttori e bancarottieri. E se questo non gli dovesse garantire l'impunità, avanti con l'immunità parlamentare.
Il tg1 di Minzolini (detto anche Menzognini) camuffa egregiamente la notizia dell'ennesima legge salva premier, difende strenuamente Cosentino (parla di complotti contro di lui) e inventa storielle sulle immunità parlamentari nel resto d'Europa, sproloquia su di una Immunità Parlamentare prevista dai Padri fondatori della costituzione italiana.

In parlamento non si lavora più (la settimana scorsa Fini ha dovuto disdire tutti gli incontri perché non c'era nulla da discutere): tutto il lavoro viene fatto dal governo tramite voti di fiducia. I parlamentari, (si sa, assenteisti) continuano a percepire un lauto stipendio che va dai 15.000 ai 30.000 euro lordi al mese, più rimborsi vari.
La proposta di sottoporre TUTTI i parlamentari al test del capello e delle urine per verificare l'uso di droghe non ha avuto successo: molti si sono animatamente opposti all'iniziativa.

Continuano le "morti per carcere": ultimo di una lunga serie, Stefano Cucchi, arrestato il 16 ottobre, morto il 22 ottobre, massacrato. Mentre era in carcere.
Intanto, tale Carlo Giovanardi (forse lo ricorderete per la legge fini-giovanardi sulle droghe), urla che se un ragazzo tossicodipendente (e aggiunge sieropositivo, che non è vero) è morto, è morto per colpa sua. Non si domanda neppure se dal momento dell'arresto alla morte, con il corpo drammaticamente tumefatto, qualcuno possa aver sbagliato.

L'unica buona nuova (che ormai nuova non è più): la Corte di Strasburgo ha reso giustizia alla Finlandese trapiantata in Italia, ed ha deciso che il crocifisso non deve essere esposto nelle scuole pubbliche e nei locali pubblici. Volendo semplificare, si può dire che in quanto il nostro è uno stato laico, devono necessariamente esserlo anche i luoghi pubblici. Sentenza ineccepibile. Imbarazzanti reazioni e commenti si sono susseguiti in Italia, da parte di cattOpportunisti (in vista delle elezioni regionali), atei-clericali-quando-fa-comodo, politicanti dai discutibili costumi cristiani (divorzi e secondi matrimoni, festini, poligamia, riti pagani come l'adorazione del "dio Pò", palese rifiuto del "ama il prossimo tuo come te stesso" [vedi l'accanimento e la persecuzione degli immigrati], del "non dire falsa testimonianza", del "non desiderare la donna d'altri", del "non rubare", ecc.), pietose esibizioni del ministro LaRussa (detto ilBrutto), che augura la morte ai giudici della Corte di Strasburgo.

Non dimentichiamo di mettere nel minestrone il terrore diffuso per l'influenza A ed il temibile vaccino che risulta più dannoso del virus stesso, e la crisi, che sin da quando è iniziata, per l''Italia era già sotto controllo, arginata, limitata e poi subito superata. Intanto: fabbriche che chiudono, disoccupazione galoppante e casse d'integrazione, precariato e malcontento.

La ridicola politica economica italiana non si sogna neppure di finanziare qualcosa di utile. A parte il dietrofront sulla banda larga e quindi la preoccupante arretratezza italiana in tema di Nuove Tecnologie, i soldi pubblici vengono spesi solo per finanziare opere tanto grandi quanto inutili, come il ponte sullo stretto. Non sono stati stanziati fondi per il mantenimento del fondo stradale, causa di molti incidenti. Non si è mai accennato ad incentivi per l'energia rinnovabile. Non si sente mai parlare di sanità. Terrificante è la situazione dell'istruzione pubblica, sempre più spogliata e depauperata.

Mentre scrivo, un'altro ragazzo "morto di carcere" a Parma.


...in Italia c'è qualcosa che funziona male (o non funziona affatto)

-f

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