domenica 27 dicembre 2009

Le icone di Dio

La famiglia è icona di Dio. "I primi testimoni della nascita del Cristo, i pastori, si trovarono di fronte non solo il Bambino Gesù, ma una piccola famiglia: mamma, papà e figlio appena nato" ha ricordato il Papa nel discorso che ha preceduto l'Angelus di oggi. "Dio ha voluto rivelarsi nascendo in una famiglia umana, diventata icona di Dio, che è Trinità, comunione d'amore". "La famiglia - ha scandito - ne è la prima e più immediata espressione. L'uomo e la donna, creati a immagine di Dio, diventano nel matrimonio un'unica carne, cioè una comunione di amore che genera nuova vita". "La famiglia cristiana è consapevole che i figli sono dono e progetto di Dio".
Ecco un estratto del discorso di oggi di Ratzinger, l'ennesimo subdolo attacco alle coppie di fatto, al testamento biologico, all'aborto, alla libertà di espressione della propria volontà individuale. Il vaticano non fa un passo avanti se non alcuni indietro. Nel giorno della Sacra Famiglia, Josef mette in crisi il concetto di Famiglia moderna: se non c'è un maschio e una femmina, non è famiglia, non è sacra. E calza su quel "umana" che risuona terribilmente discriminante: il resto sarebbe quindi inumano, diabolico, innaturale. Che violenza si nasconde dietro alle parole del Santo Padre. Secondo loro, quella "sacra" è composta da una coppia rigidamente sposata in chiesa...pace e bene...amore per tutta la vita...baci e abbracci...tanti saluti. Il problema è che al Vaticano non ci sono famiglie (almeno in teoria): essendo una nazione governata esclusivamente da uomini, dove le donne rivestono un ruolo estremamente marginale, non esistono coppie, amore vero fra persone, tantomeno famiglie. Perciò non si può avere una visuale giusta, reale, aggiornata sulla realtà: le famiglie di cui parla Ratzinger, sono tutte fuori dalle grate del Vaticano, Josef le vede solo quando si affaccia dalla sua finestra nel cortile. La realtà è ben differente. Il concetto di famiglia oggi è sconvolto, cambiato: la gente si lascia, divorzia, ricomincia da capo, adotta figli e soprattutto può essere composta da persone dello stesso sesso! La famiglia del vaticano, è quella perfetta degli americani degli anni '60: è finita, non esiste più, i tempi sono cambiati da un pezzo. Un leader degli slogan come può essere il papa, deve adattarsi e aprire gli occhi. Invece continua ad andare avanti nella sua marcia cieca e lo fa subdolamente usando addirittura la parola "amore"...Ma quale amore traspare dalle parole del Papa? Quale amore esiste nei suoi attacchi agli omosessuali, alle coppie di fatto, agli atei o ai non praticanti? Dov'è questo amore nel processo di beatificazione (fortunatamente rivisto) di papa XII? Nei giorni in cui i matrimoni fra omosessuali vengono legalizzati anche in Messico, a Roma viene ritrovato un'altro cadavere di un trans, sicuramente legato alle vicende politiche di un mese fa. Invece di difendere i più deboli, gli emarginati, i bisognosi; stà sempre dalla parte del potere, dell'immagine, della bella figura. Come il pranzetto di oggi nella comunità di Sant'Egidio: un ricco fra i poveri. "Vi voglio bene"... ma adesso torno al palazzo, tanti saluti e buon anno.
Il vaticano pare esser diventata un'istituzione d'immagine, lontana dalla realtà e i continui attacchi del papa; potrebbero presagire ad una paura di un leader sempre più solo e inascoltato...ogni giorno sempre più vicino al cielo che alla Terra-Terra.

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