martedì 12 gennaio 2010

Ci imbavaglieranno.....

Mi sembra opportuno scrivere due righe sulla famigerata "legge bavaglio" (dopotutto, anche Noi siamo un blog!). Dico famigerata perché come per la maggior parte dei provvedimenti "importanti" che vengono presi in Italia, nessuno se ne accorge finché non vengono resi effettivi. Cioè, quando il danno è ormai fatto.
Presto (se le cose non cambiano) non potremo più scrivere cosa pensiamo di "questo maledetto assurdo bel paese"; o almeno, non potremo più criticare, esaminare o scovare inghippi, brogli e marachelle. Questo perché, se la legge bavaglio venisse approvata anche alla Camera (e se Napolitano si cagasse di nuovo addosso e firmasse anche questo scempio), i capi del nostro regime potrebbero, a loro piacimento, decidere per la chiusura dello scomodo blog e per la "persecuzione" dello sfortunato blogger (vi ricordate, qualche post fa, delle vaporizzazioni?).
Leggete quanto segue.

"Il 7 gennaio il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet. Questa settimana il testo approderà alla Camera diventando l’articolo nr. 60. Il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della “Casta”. In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccare il blog. Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000. Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali. Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta! In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata. Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo dove una media company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Il nome di questa media company, guarda caso, è Mediaset. [...]".
Tratto da http://www.bellunopress.it/2010/01/12/il-senato-ha-gia-approvato-il-bavaglio-a-internet-questa-settimana-il-testo-approdera-alla-camera/

Incazziamoci, urliamo (e se serve insultiamo), finché siamo in tempo, finché c'è libertà (non solo di parola).

Nessun commento: