lunedì 11 gennaio 2010

L'oggetto rosa

Il 60 % dei telespettatori italiani è femminile, eppure guardando la nostra televisione si nota una mercificazione della donna, un uso del corpo talmente volgare da sembrare controproducente. La donna è ridotta ad un decoro, ad una presenza, ad una statuetta sempre a fianco di un uomo. Una compagna, un oggetto d'abbellimento del presentatore compiaciuto da quella "carne". La donna non ha più alcuna competenza, ruolo importante, profondità. E' un gioiello, una campana che suona a vuoto, una bella immagine da sfondo. La cosa è ormai talmente accettata che addirittura persone ad alto livello come politici e Presidenti del Consiglio, giocano, deridono e sminuiscono la donna fino a porla in secondo piano (vedi ad esempio gli insulti del Premier alla Bindi o la figura da Play Boy che B si è fatto in seguito agli scandali con le prostitute).
Ridotta ad un profumo intrigante, un colore sessuale, un fluire di sentimento volgare e terreno. Viene utilizzata come modello sessuale, così gli uomini la guardano per sfogare i loro sogni, e le donne la guardano per poter sfogare i sogni degli uomini. La ricetta è perfetta, il sistema funziona in tutti i campi, dalla Tv alla politica, dal lavoro allo sport, fino alla vita di tutti i giorni. La donna oggi apparentemente ha un ruolo più presente in televisione; ma la sua importanza è nettamente minore rispetto a 50 anni fa. Ridotta ad un gioco da sballottolare, una maschera di trucco, un mostro ammaestrato al piacere visivo, all'illusione da circo. Di seguito un documentario affascinante sulle donne nella Tv italiana di oggi. Un analisi lucida, immediata e sentita sulla fine della femminilità, sul degrado della figura della donna, sui suoi diritti umiliati e il trionfo evidente del maschilismo berlusconiano.
VIDEO Il corpo delle donne - di Lorella Zanardo

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