sabato 6 marzo 2010

California: Università in rivolta

I conti della California sono in profondo rosso a causa della crisi economica, così il governatore Arnold Schwarzenegger ha ordinato tagli drastici all'istruzione pubblica. Le rette sono aumentate del 32%, superando i diecimila dollari, una cifra mai raggiunta in passato. «Mettete i soldi dove sono i nostri cervelli», «Niente tagli, l'istruzione deve essere libera». Centinaia di studenti e genitori si sono riuniti ieri a Berkeley, alle porte di San Francisco, per protestare contro i tagli ai finanziamenti all'istruzione, anche se non è stato il successo che speravano gli organizzatori e molti studenti han preferito andare a lezione dati gli esami imminenti e la paura di perdere la borsa di studio. La protesta, che si sta ampliando a tutto il Golden State, è nata lo scorso autunno proprio nelle aule di Berkeley ed in pochi mesi si è estesa anche alle altre università pubbliche del circuito UC, University of California. Accanto alle dimostrazioni sul campus, circa un migliaio di persone sono salite sui pullman diretti verso la capitale, Sacramento, per partecipare alla marcia verso il Campidoglio Statale. «È più importante far arrivare la nostra voce ai palazzi del Governo, invece che rimanere a protestare nel campus -spiega Richard Walker, insegnante a Berkeley esponente dell'organizzazione Save the University, salviamo l'Università -. I soldi ci sono, ma vengono spesi nel modo sbagliato». Le forze dell'ordine, tra cui decine di poliziotti in bicicletta, erano numerose, pronte ad intervenire, dopo gli incidenti di venerdì scorso, quando la Ucdp (University of California Police Department), si era trovata impreparata dopo gii scontri che avevano coinvolto circa duecento manifestanti, dopo una festa all'interno del campus. Manifestazioni in diverse città della California. Ad Oakland 150 persone sono state arrestate dopo aver bloccato un'autostrada nell'ora di punta. Ai cortei, organizzati da sindacati e organizzazioni studentesche, hanno partecipato anche moltissimi genitori per protestare contro l'aumento delle tasse a carico degli studenti, la riduzione delle classi e dei docenti.

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