lunedì 17 maggio 2010

L'amore vince sempre sull'odio....

Art. 8
"Il Parlamento europeo <...> ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni; »

Omofobia: "un insieme di emozioni e sentimenti come ansia, disgusto, avversione, paura e disagio, che taluni provano in maniera conscia o inconscia nei confronti di gay e lesbiche".
Ansia, disgusto, avversione, paura, disagio.
E' possibile provare tutto questo di fronte a un essere umano, solo perché va a letto con la persona "sbagliata"?
E' possibile che tutto questo sia scatenato da due semplice parole: "sono gay"?
E possibile che ragazzi e ragazze, nel 2010, vengano insultati, perseguitati, emarginati, pestatati perché si innamorano di una persona del loro stesso sesso?
Non solo è possibile: è reale. Non solo è reale: è cronaca. E' l'Italia.
Perché accade tutto questo? In nome di cosa?
Ansia, disgusto, avversione, paura, disagio.
In una parola: odio. In una parola: omofobia.

Prima sono venuti a prendere gli zingari, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo zingari; poi sono venuti a prendere gli ebrei, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo ebrei,poi sono venuti a prendere i comunisti, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo comunisti; poi sono venuti a prendere gli omosessuali...

Oggi, 17 maggio, ricorre la Giornata Internazionale contro l'Omofobia e la Trasfobia, istituita dal Parlamento Europeo nel 2007. Questo appuntamento si rivela quanto mai necessario, soprattutto sulla scia di un 2009 che, nella sua ultima parte, è stato macchiato dal sangue e dalla vergogna di molti episodi di violenza omofoba.
Importante per ricordare, per sensibilizzare, per tornare a parlare di un tema che purtroppo è ancora di forte attualità. Importante per rivendicare la necessità, in Italia, di una legislazione che tuteli la comunità lgbt attraverso l'introduzione di un'aggravante per i crimini d'odio. Importante per ribadire, a prescindere dalle convinzioni politiche e personali o dall'orientamento sessuale, un deciso "NO" a ogni forma di violenza e discriminazione. Perché l'omofobia ci riguarda tutti, perché se non protestiamo oggi, i prossimi potremmo essere noi.
In qualunque modo, simbolico o non, oggi è importante esserci e partecipare. 17 maggio, Giornata Internazionale contro l'Omofobia. "Ansia, disgusto, avversione, paura, disagio": malattie sociali e umane che ci riguardano tutti, etero, gay, trans, di destra, di sinistra, cattolici e non. Perché oggi leggiamo di un pestaggio, di un insulto, di un'aggressione. Se non protestiamo oggi, domani potrebbe toccare a noi. Se non protestiamo oggi, siamo complici.
...poi sono venuti a prendere gli omosessuali,
e noi non abbiamo protestato perché non eravamo omosessuali...
Infine sono venuti a prendere noi, e non c'era più nessuno capace di protestare.

2 commenti:

(cosmo) ha detto...

"l'amore vince sull'odio" questa già l'ho sentita... da dove viene il manifesto??

FabioT ha detto...

e siamo a 6 in Europa: il presidente della Repubblica del Portogallo, conservatore e cattolico praticante, ha firmato ieri la legge approvata 3 mesi fa in parlamento che legalizza i matrimoni fra gay. Dice di averlo fatto perché, in questo periodo difficile per il Paese, è opportuno evitare ulteriori divisioni e discussioni.
Abbiamo quindi Portogallo, Belgio, Norvegia, Svezia, Spagna e Olanda dove i matrimoni gay sono legali. Nel resto d'Europa sono opportunamente legiferati o comunque vengono garantiti dei diritti minimi alla coppia. Noi, rimaniamo nel nostro terzo mondo!