sabato 31 luglio 2010

ECO COSE DI CASE

Come ben sappiamo l’energia rinnovabile, il riciclo, il rispetto per l’ambiente sono il nostro futuro. Ma ancora oggi, purtroppo, nelle città – grandi e piccole – persiste la maleducazione dell’inquinamento, dello spreco e dell’ignoranza ecologica. Per fermare il riscaldamento globale e il degrado del pianeta bisogna attuare un cambiamento.

Quando si parla di cambiare si ha sempre un po’ paura. Ma ciò non significa modificare radicalmente le abitudini. Vuol dire solamente continuare a vivere normalmente, utilizzando però mezzi differenti, che rispettano il pianeta. Esistono due iniziative concrete, che tutte le città del globo dovrebbero prendere a esempio.

In Italia, precisamente in Abruzzo, possiamo trovare un piccolo paese con una particolarità: è totalmente eco-sostenibile. Castiglione Messer Marino (in provincia di Chieti) è stato rinominato il “paese delle pale”, proprio per la particolarità delle sue sessantasette pale eoliche, che riforniscono l’intera zona di energia pulita. Non solo eolico, ma anche attenzione per la protezione del territorio e delle aree verdi. La stragrande maggioranza dei cittadini di Castiglione è convinta della scelta dell’eolico, soprattutto dopo aver constatato il reale risparmio energetico che ne hanno tratto. Risparmio e buona salute… per noi e per la nostra terra.

Come già detto, Castiglione, fortunatamente, non è l’unico esempio cittadino di rispetto dell’ambiente. A Vauban, eco-quartiere di Friburgo (Germania), i 5.000 abitanti vivono in simbiosi con la terra che li circonda. Loro stessi sono “portatori sani “di iniziative volte a promuovere la salute del pianeta: uso esclusivo di energia solare, grazie ai pannelli impiantati sui tetti di tutte le case; in circolazione vi sono solamente 150 auto ogni mille persone (la media italiana è di 592); chi aderisce al car sharing, ovvero condivide il proprio mezzo con altre persone, usufruisce dell’abbonamento gratis al tram.

Esempi che dovrebbero far riflettere tutti noi e soprattutto le nostre amministrazioni comunali. Si può e si deve cambiare. Per poter ancora dire “futuro”.

venerdì 30 luglio 2010

dell'amore

Mi ha cacciato, ma non mi dimetto da Montecitorio. Lui ha logica aziendale, ma io non sono un ad". "Sosterremo l'esecutivo in base alle scelte. Difenderò la legalità, garantismo non è impunità".

"Basta, con questa rissa continua. Il Pdl ha già perso il 5 per cento nei sondaggi. Non sto fermo a farmi massacrare. Mi sono tolto un peso, mi sento liberato. Come quando ho divorziato da Veronica".

video di Fini

video di Berlusconi

martedì 27 luglio 2010

Aquila la città invisibile

Domenica, fra le macerie di un capoluogo perduto che fino a un'anno fa stava al centro del mondo, protagonista di decine di promesse d'aiuto giunte da ogni dove, fiore all'occhiello e vanto di un governo egoista, falso e corrotto che compra voti a stupidi elettori a suon di promesse e vallette televisive; si è svolta all'Aquila la Sacra Messa, trasmessa puntualmente alle 11 da Rai1, primo canale della Tv di stato ex laica (ma tralasciamo questo discorso...).
Quale sia stato il tema centrale della predica bè, si capisce...fare una messa a l'Aquila di questi tempi è sicuramente simbolico e la Chiesa pare finalmente aver preso una posizione dura e critica in difesa dei poveri terremotati e dell' incompetente operato del governo che anzi, domenica avrà di certo tremato nel sisma provocato dalle parole della Chiesa stessa. Ai farabutti del governo infatti non sarà di certo piaciuta la sentenza dell'arcivescovo della città che, come una scure si è abbattuta sulla "vergongosa situazione degli aquilani, costretti non a vivere ma a sopravvivere fra i mattoni di una città fatiscente e terribilmente dimenticata". E che dire di quando ha coraggiosamente tirato in ballo Berlusconi, invitandolo a "sostituirsi almeno per un giorno a questi abruzzesi per provare a tornare a vivere con i piedi per terra". Grande brusio e visibile apporvazione fra la gente che si è poi alzata inpiedi ad applaudire il curato con tanto di slogan e urla contro il governo, placate solo dal prolungato invito dello stesso oratore alla calma.
Macché, magari...non è successo nulla di tutto questo.
L'omelia dell'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari fu tutta sul "perdono". E pensare che proprio Molinari era diventato famoso in aprile quando non perdonava affatto il popolo delle cariole (che per settimane ha portato via tonnellate di macerie a mano) sostenendo la ormai vecchia e vile storia delle strumentalizzazioni politiche.
Se non fosse per fascioni gialli che avvinghiano ancora le colonne frantumate della basilica di Santa Maria di Collemaggio, si direbbe che la messa domenicale sia andata in onda da un posto qualsiasi di una città qualsiasi in un giorno d'estate qualsiasi. Una città fantasma, o una delle "città invisibili" di Calvino: sospesa, incantata, inesistente. Viene mostrata più volte, invece, la splendida facciata restaurata, sì, ma con lavori progettati e iniziati ben prima del terremoto, quindi estranei a qualsiasi intervento di carattere emergenziale. Il terremoto? Nemmeno l'ombra. Gli aquilani? un pò ce n'erano..gli altri sono sulla riviera non c'erto in vacanza ma bensì ad aspettare lo sfratto dagli alberghi che si sono stufati di aspettare i soldi dallo Stato e hanno già cominciato a scacciarli...per strada senza casa né lavoro. Il Miracolo tanto sventolato da certi farabutti, gli aquilani lo stanno ancora aspettando e pare che sia più facile vedere la Madonna scendere dagli altari e spalare i calcinacci, che avvistare una ruspa firmata "Berlusconi" a ripulire l'Aquila e ridargli quell' umanità perduta. Nessuna ripresa sullo stato in cui si trova la città, non è successo niente..."nulla saccio", come dicono i mafiosi. Non una parola, che sia vera. Probabilmente il regime ha posto il sigillo anche sul terremoto e ha coperto l'ennesima vergogna e l'ennesimo problema non risolto. Dell'Aquila ci rimane una cartolina ricordo.
Un altra mossa vincente per il governo e un'altra meschina mancata presa di posizione della Chiesa, che come al solito non si sbilancia e rimane con il culo parato: dalle riprese all'Aquila risulta solo che perdonare è bene. «Benvenuti all'Aquila, la città che sta vivendo il giubileo celestiniano»...così iniziava.
Bella la messa, bella la Rai, bella l'Italia...così è finita.

lunedì 26 luglio 2010

Afa...e tanta energia

La produzione complessiva da fonti rinnovabili nel 2009 è giunta a coprire l'intero consumo di energia elettrica delle famiglie italiane (100,6%). Secondo l'ufficio studi della Confartigianato, nonostante la crisi che ha abbattuto la produzione 'tradizionale' dell'8,3%, la produzione 'verde' è salita: nel 2009 l'energia elettrica da fonti rinnovabili ha fatto segnare un più 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora). Nel 2008, la produzione 'verde' copriva fino all'85% dei consumi casalinghi.

Spetta alla Puglia il primato della maggior produzione di elettricità da solare, seguita da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte. Ed è sempre la Puglia la regione che lo scorso anno ha incrementato di più la produzione da impianti fotovoltaici, con 72 gigawattora in più, pari ad oltre un terzo dell'intera crescita (37,3%), seguita dalla Lombardia e dal Piemonte. Ma anche a livello internazionale la Puglia la fa da padrone e si leva lo sfizio di battere la Cina per potenza di impianti solari installati: 161 mw contro i 160 cinesi.

E' comunque l'Italia stessa ad occupare una posizione di primissimo piano sul fronte dei pannelli solari. Sulla base dei dati 2009 dell'European PhotoVoltaic Industry Association (Epia), il nostro Paese è il secondo mercato al mondo nel fotovoltaico (dopo la Germania) con il 9,9% della potenza installata nell'anno, dietro alla Germania) e solo il nostro Mezzogiorno rappresenta il 5,7% del mercato mondiale).

Sempre secondo l'ufficio studi di Confartigianato, nel primo trimestre 2010 il settore delle imprese potenzialmente interessate alle fonti rinnovabili registra una crescita del 2,7%, più accentuata nel Mezzogiorno (+4,1%) e nel Centro (3,6%) mentre nel Nord la crescita è robusta ma con uno spunto minore (1,5%). Nel primi tre mesi in Italia vi sono poi 86.079 aziende (prevalentemente imprese di installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione) potenzialmente interessate dalle fonti rinnovabili, con una stima di 332.293 occupati e una dimensione media per impresa di 3,9 addetti.

Repubblica

venerdì 23 luglio 2010

La Chiesa perdona gli assassini del regime

2.095 morti e 1.102 scomparsi.
Durante un’udienza col presidente cileno Sebastian Pinera, gli esponenti della Chiesa locale, guidati dal vescovo Alejandro Goic e dal card. Errazuriz Ossa, hanno presentato al governo una richiesta di indulto generalizzato in nome del “perdono cristiano”, per i militari sostenitori della dittatura di Pinochet (che hanno commesso crimini contro l’umanità), per i quali occorrerebbe “saper distinguere il grado di responsabilità e autonomia che ciascuno ha veramente avuto all’epoca dei fatti, nonchè il pentimento semmai espresso per i delitti commessi”. In particolare, la Chiesa vorrebbe l’indulto per quelli più anziani o che abbiano scontato gran parte della pena.
Ena von Baer, portavoce del governo, annuncia che il presidente “rifletterà” sulla proposta e “prenderà una decisione in base agli impegni presi dal governo nei confronti della verità, della giustizia, dell’unità nazionale, della sicurezza dei cittadini e delle considerazioni di carattere umanitario”. 2.095 morti e 1.102 scomparsi.

La società civile e in particolare i familiari delle vittime della dittatura di Pinochet hanno organizzato una manifestazione mentre si svolgeva l’udienza davanti al palazzo presidenziale de La Moneda cui seguiranno altre mobilitazioni, contro l’estensione dell’indulto ai militari collusi col passato regime. I familiari dei desaparecidos hanno chiesto un incontro con gli esponenti della Chiesa locale, ma non l’hanno ottenuto.
Favorevoli all’indulto sarebbero parte della destra e i militari, contrari l’opposizione di sinistra che ha la maggioranza al Congresso e diversi esponenti dei conservatori al governo.
Mireya Garcia, vicepresidente del Gruppo delle famiglie dei prigionieri e dispersi, si dice contraria e stima che la misura riguarderebbe circa 35 militari.
Sono circa 600 i militari accusati di crimini contro l’umanità durante il regime di Pinochet, ma solo 150 sono stati incarcerati.
Consapevoli delle polemiche che l'idea ha provocato, e delle legittime posizioni di tutti gli attori sociali, garantite da uno Stato laico, i vescovi cileni precisano di non voler riaprire vecchie ferite, ma neanche di volerle chiudere per decreto. ''Vogliamo far presente alle autorita' della nazione la realta' di dolore che vivono le persone private dalla liberta" - scrivono - che gia' sono state giudicate e hanno anche compiuto buona parte delle loro condanne, e che sono parte del ''Tavolo per tutti' che aspiriamo a fare della nostra patria''. 2.095 morti e 1.102 scomparsi. Nel documento, intitolato ''Cile, un tavolo per tutti in occasione del Bicentenario'', i presuli ricordano che, da un anno a questa parte, sulla questione hanno gia' trasmesso al governo diverse riflessioni.
Nel terzo paragrafo del documento, la Conferenza episcopale esorta a tenere in considerazione le situazioni di chi ha gia' scontato gran parte della pena; dei carcerati che hanno superato i 70 anni; delle donne con uno o piu' figli minori; dei detenuti colpiti da malattie gravi, invalidi o in condizioni di salute non compatibili con la reclusione.
I vescovi affermano quindi esplicitamente che il ''tavolo per tutti' da loro auspicato ''non sarebbe completo se in questa nostra richiesta non fossero considerate le persone che scontano pene perche' colpevoli di reati contro i diritti umani durante il regime militare'', sottolineando che tra queste persone ''non tutte hanno avuto il medesimo grado di responsabilita' nei crimini commessi''. 2.095 morti e 1.102 scomparsi.

Fonti:
Asca
Uaar

martedì 20 luglio 2010

Aria, quanto mi costi

Con l’arrivo dell’estate torrida, sempre più persone ricorrono a strumenti per affievolire la sofferenza, ma facciamo due conti sui consumi energetici. Il confronto è fra un sistema di condizionamento e il ventilatore. Mentre i condizionatori trattano l’aria esterna con processi meccanici di compressione ed espansione tramite apparecchiature elettriche in un ciclo frigorifero, il ventilatore è solo un motorino elettrico di piccola potenza. Il condizionatore quindi raffresca l’aria per scambio termico, con processi di compressione ed espansione di un fluido, contribuendo ad innalzare la temperatura esterna; il ventilatore movimenta soltanto l’aria, senza modificarne la temperatura, sfruttando solo una sensazione di fresco data dal flusso che lambisce la pelle favorendo l’evaporazione del sudore e dando una condizione di comfort igrotermico.

Consumi e Costi

Potenza utilizzo giornaliero
Condizionatore...........1500 W
Ventilatore a soffitto.....60 W

Energia consumata per cinque ore di utilizzo
Condizionatore..........7,5 kWh
Ventilatore a soffitto..0,3 kWh

Costo per due mesi di utilizzo (0,2 €/kWh)
Condizionatore.............85 €
Ventilatore a soffitto......4 €

Inoltre:
- véstiti più leggero
- mangia meno e prediligi frutta e verdura
- bevi molta acqua ed evita bevande troppo zuccherate o alcoliche
- comprati una camicia giapponese con ventilatore incorporato

venerdì 16 luglio 2010

Sulle unioni...

Il 14 luglio 2010 l'Argentina, la cattolicissima Argentina, è diventata il primo Paese sudamericano a legalizzare i matrimoni tra omosessuali. La legge modifica il codice civile, in cui non sarà più citato il matrimonio come l’unione di marito e moglie ma come parti unite in matrimonio. Le coppie avranno gli stessi identici diritti di quelle eterosessuali, sia per le adozioni che per l'assistenza sanitaria.
In Italia, guarda caso, c'è lo stesso problemino (non l'unico!): pure il Codice civile italiano, che non prevede nulla a proposito della diversità di sesso degli sposi, in alcuni articoli contiene le parole "moglie" e "marito". E questo sembra un grosso ostacolo per muovere qualsiasi passo. Poi, in Italia, c'è la chiesa, quella di Roma, del papa. La chiesa cattolica si oppone non solo al matrimonio omosessuale, ma a qualsiasi tipo di riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. Dice che è "contro natura" e che non da un "apporto significativo alla società". (!!)
All'interno della Chiesa cattolica si sono alzate voci favorevoli al matrimonio omosessuale, che sono state sempre messe a tacere dall'intervento delle gerarchie.
Tornando all'Argentina, pare che i ministri ecclesiastici argentini abbiano definito questa legge “un attacco distruttivo al progetto divino”, insinuando addirittura che l’invidia del diavolo fosse dentro questa legge. Roba da film di fantascienza: un diavolo? ma per favore. L'invidia di un diavolo in una legge? ma stiamo scherzando?
Da questo link è possibile verificare la situazione mondiale riguardo l'equiparazione dei diritti per le coppie omo e etero. Nella cartina ivi raffigurata, l'Italia è in grigio - come la Russia, la Romania, la Bosnia, la Macedonia, ecc. - ma solo perché non prevede nessun riconoscimento di diritti o forse presenta una situazione legislativa ambigua. Forse, presto faranno luce. Intanto, è interessante sottolineare che in Paesi insospettabili come Israele, dove non esistono i matrimoni civili, per legge vengono riconosciuti i matrimoni omosessuali contratti all'estero. Un comportamento pregno di buon senso, direi.
Va detto però che, sempre in Italia, ci sono degli ospedali che ritengono il sangue di donatori omosessuali "non idoneo" alle donazioni (vedi articolo). Questo sì che suscita perplessità!
Legenda della mappa.

giovedì 15 luglio 2010

Uno stato di polizia

Di solito non mi soffermo sulle pagine sportive de Il fatto quotidiano: spesso titoli d'impatto o colorate illustrazioni acchiappano lo sguardo, ma poi l'argomento non è di mio interesse. Nel numero di ieri (mercoledì 14 luglio), dopo una intervista a Nanni Moretti sul suo ultimo lavoro (Habemus papam), ecco apparire il titolo: "È uno stato di polizia". Incuriosito, sbircio la prima colonna. Una intervista a "Maurizio Zamparini, 70 anni a gennaio." Zamparini è l'attuale presidente della squadra di calcio del Palermo (serie A, ndr) e pare non sia nuovo a sfoghi ed urla su ciò che, secondo lui, non va.
L'intervista si apre con la tessera del tifoso; per chi non lo sapesse, ufficialmente si tratta di uno strumento di "fidelizzazione" adottato dalle società di calcio, con l’obiettivo di creare la categoria dei "tifosi ufficiali". La tessera viene rilasciata dalla società sportiva previo "nulla osta" della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi e fidelizza il rapporto tra tifoso e società stessa. In realtà, si rivela il classico strumento per permettere a banche, società sportive e agenzie di scommesse di censire nuovi potenziali consumatori, oltre che di chiedere più soldi a quelli tradizionali come gli abbonati. Ed è credenza comune che porterà ad un rapido svuotamento degli stadi.
Dice Zamparini, riguardo al problema delle tifoserie violente, invece di far "...guerra senza quartiere ai teppisti e contestuale libero spazio di espressione per i tifosi veri. Noi abbiamo preferito un compromesso all’italiana [...] Far pagare alla brava gente, il 99 per cento della popolazione sportiva, il prezzo dell’inazione. Filtraggi, controlli, vessazioni, ostacoli in nome della presunta sicurezza." Ne consegue "La costrizione della libertà individuale, senza ottenere la pace sociale. L’Italia è uno Stato di Polizia. Lo è sempre stata. I governanti conoscono solo la limitazione della libertà, l’aggressione del principio stesso di quel concetto...".
Sottolinea il fatto che le società sportive sono state costrette, tramite ricatti e intimidazioni da parte del ministro dell'interno Maroni, a fare le tessere; quindi incalza sulla sicurezza, affermando che "non si ottiene con i picchetti della polizia". E non risparmia il ministro Maroni: secondo Zamparini, il ministro "ha una cultura libertaria molto deficitaria. Il sale della nostra democrazia è trattare i cittadini da sudditi. Siamo gli ultimi della classe. Non solo in Europa, ma nel mondo." È preoccupato per gli atteggiamenti tenuti dai poliziotti, i quali "devono essere educati al colloquio e non allo scontro. [...] Ci sono tifosi che vengono malmenati senza colpe, da ragazzotti in divisa cui viene insegnato a odiare."
Conclude rincarando la dose: "È una finta democrazia, la nostra. [...] Al comando di questo paese, da troppo tempo, trionfano gli stupidi."

Ammirevole presa di posizione contro uno stato militarizzato, dove violenza, paura e intimidazioni vengono spacciate come le giuste soluzioni per garantire sicurezza.
Sicurezza....

Continua la protesta (di nascosto)

I problemi all'Università non sono stati affatto risolti (come numerosi simpatizzanti del regime e delle varie associazioni come la filo-clericale Diritto allo studio sostenevano anni fa) anzi, restano e si moltiplicano a causa degli ulteriori problemi dati dalla manovra finanziaria di questo regime notoriamente contrario al diritto al sapere, alla conoscenza, alla ragione e allo sviluppo sociale e culturale del popolo. Le Università continuano a protestare e non ricevendo alcun appoggio dal criminoso, corrotto e venduto sistema mediatico italiano, non riesce facilmente a far sentire la sua voce. Per questo docenti, studenti e ricercatori cercano altri metodi di protesta per rompere il vergognoso muro di silenzio che li circonda.

Da Il Fatto:

A La Sapienza di Roma, il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, ha stabilito insieme agli studenti, di realizzare gli esamisi nelle strade della città universitaria e, durante la notte, “al buio” nei locali della facoltà. “Quest’iniziativa estrema – spiegano gli insegnanti de La Sapienza – intende indicare anche simbolicamente che un’università indebolita nel finanziamento e negli investimenti da parte dello stato è destinata a vivere periodi bui e a finire in strada, perdendo anche le sue strutture fondamentali”. Il Consiglio di Facoltà ha espresso le difficoltà di sostenere l’offerta formativa del prossimo anno accademico e dei successivi, in presenza di un quadro normativo e finanziario così penalizzante come quello prefigurato dalla riforma Gelmini e dalla legge 133.

SCIOPERO DELLA FAME: Il taglio di 1,5 miliardi di euro in 5 anni, infatti, è inaccettabile anche per gli atenei considerati “virtuosi” come Padova, dove i professori e i ricercatori hanno cominciato ieri lo sciopero della fame in piazza. Afferma Casarin, professore in sciopero: “Molte persone non hanno chiaro che si sta andando verso la negazione di un diritto, tutti i ragazzi dovrebbero frequentare un’università degna di questo nome. Quest’anno ci hanno detto di fare il tifo per gli evasori, così avremmo avuto dei soldi dai capitali rientrati con lo scudo fiscale. E non ci daranno neanche quelli, di quattrini. E' inaccettabile”. Ricercatori e docenti saranno colpiti anche da un altro taglio presente in manovra, il blocco stipendiale: “Abbiamo appena saputo – spiega ancora– che l’emendamento della Finanziaria che prevedeva lo stop agli scatti d’anzianità per una serie di categorie, come i magistrati, i diplomatici, la polizia, docenti e ricercatori, ormai riguarda solo la nostra categoria e i diplomatici. Perché il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si è battuto per i poliziotti, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha fatto eliminare dalla norma i togati mentre per noi non si preoccupa nessuno. Specialmente per i ricercatori, che prendono 1.200 euro al mese e senza progressioni di carriera faranno la fame. Ci danno un colpo in testa e, se la alziamo, ne è pronto un altro”.

CORSI A RISCHIO A Torino il senato Accademico del Politecnico ha deciso di ritardare l’inizio dell’anno accademico al 4 ottobre per la protesta dei ricercatori che hanno deciso di non accettare la docenza dal prossimo anno, perché non riconosciuta con la nuova riforma. Lo slittamento potrà anche causare la sospensione della sessione di laurea estiva. Lo stesso problema si sta ponendo in tutte le università italiane, e per adesso non ci sono novità per quanto riguarda l’annunciata cancellazione della terza fascia docente.

mercoledì 14 luglio 2010

Parole sante

Una perizia disposta dal gip di Roma sulle emissioni prodotte da Radio Vaticana e Maritele confermerebbe un nesso tra l’elettrosmog e l’aumento del numero di tumori mortali e leucemie nella zona circostante. La perizia, firmata dal professor Andrea Micheli, evidenzierebbe che c’é stata “un’associazione importante, coerente e significativa, tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini”. La direzione della Radio Vaticana, scrive l’Agenzia SIR, ha espresso “stupore” per la notizia, in quanto la perizia non sarebbe ancora stata depositata in tribunale.

La battaglia giudiziaria contro le onde elettromagnetiche di Radio Vaticana è durata anni, con la Santa Sede che invocava vigliaccamente l'extraterritorialità e il diritto a non essere giudicata dallo Stato italiano. E' buffo notare quanto in situazioni giudiziarie e penali, il Vaticano reclami la sua estraneità e indipendenza dallo Stato italiano, mentre che in materia di istruzione e legislazione, non fa altro che occuparsi della vita e della politica della nostra società . I i cittadini di Roma nord e di Cesano, vicini all'antenna di Santa Maria di Galeria, si lamentano e denunciano dal 1999 le molestie date dalle potenti antenne che causano interferenze della radio nei telefoni, nei citofoni e perfino in alcuni elettrodomestici. Denuncie cui successivamente si aggiunsero gli esposti per le malattie gravi che sarebbero state provocate dal superamento dei limiti di emissione delle onde elettromagnetiche. Citati in giudizio nel luglio 2000, gli imputati ottennero prima la sospensione del processo per un difetto di giurisdizione legato a questioni di procedibilità disciplinate dai Patti Lateranensi, poi fu la Corte di Cassazione nell'aprile 2003 a riconoscere il diritto dello Stato italiano a svolgere il processo. Nel 2005 la sentenza storica, con condanne simboliche, per il reato 674 del codice penale, "gettito pericoloso di cose".

Ma ben più grave restava l'altro ramo dell'inchiesta, quello per gli eccessivi «casi di leucemia e morte di una decina di bambini» tutti attorno ai 14 anni di età, in una fascia di vicinanza alle antenne dai 6 ai 12 Km. Questa inchiesta va avanti con sei gli indagati, in riguardo alle morti sospette e i decessi per leucemia avvenuti tra il 1994 e il 2000, per cui ipotizza il reato di omicidio colposo. Cinque anni fa il gip Zaira Secchi commissionò la perizia per accertare il possibile nesso di causalità tra l'inquinamento elettromagnetico e l'incremento di tumori e leucemia a Cesano e a La Storta, aree vicine agli impianti della radio. Oggi i risultati.

Nelle 140 pagine di accertamento peritale gli esperti danno conto degli aspetti anagrafici della popolazione investigata, della storia di tabagismo (fumo attivo e passivo), dell'esposizione da alcol sulle patologie familiari e sui decessi complessivamente avvenuti negli ultimi anni nelle aree vicine a Radio Vaticana (137 morti) e a Maritele (141). L'inchiesta della procura, prima che venisse affidata la perizia, chiamava in causa Roberto Tucci, Pasquale Borgomeo e Costantino Pacifici (responsabili dell'emittente della Santa Sede) e Gino Bizzarri, Vittorio Emanuele Di Cecco e Emilio Roberto Guarini, della Marina militare. I primi tre, erano finiti sotto processo per 'getto pericoloso di cose', in relazione all'emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti radiofonici di Santa Maria di Galeria. Pacifici, però, era stato assolto in primo grado, mentre per Tucci e Borgomeo (poi deceduto) la corte d'appello, dopo una prima assoluzione annullata dalla Cassazione, aveva dichiarato il 'non doversi procedere' per prescrizione del reato.

Fonti: Repubblica

lunedì 12 luglio 2010

Chi ragiona(va) sul fascismo

Se qualcuno di voi (lettori) ha avuto l'immenso gusto e piacere di immergersi, fino ad affondare, nella lettura di "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi, non può non aver provato una certa emozione incontrando le varie analisi sociologiche che affiorano come macchie di dalmata qua e la nel testo - in analogia con lo stile neorealista - tra la polvere ed il vento caldo risvegliati dalle trascinanti descrizioni.
Non sto qui a fare il plot del racconto, e per questo invito calorosamente chiunque a leggere il libro. Vorrei però riportare alcune righe (ovviamente senza rovinare lo spettacolo) riguardo una riflessione dell'autore: questo mi costringe ad accennare che il romanzo è il racconto del confino dell'autore per antifascismo. Siamo negli anni '30 ed egli viene spedito nel Mezzogiorno, lontano dal suo natale Piemonte, moderno e culturalmente vibrante. Viene mandato in Basilicata, in provincia di Matera, dove resterà per circa due anni. Durante il suo periodo di confino gli viene concesso di tornare per alcuni giorni a casa, a Torino, per la morte di un parente. Parla con vecchi amici e conoscenti della sua "prigionia" ma soprattutto del Mezzogiorno, della "questione meridionale". Non condivide le soluzioni e le conclusioni che via via ascolta, ed esibisce la personale analisi del problema. Quindi scrive: "[...] ma in un paese di piccola borghesia come l'Italia, e nel quale le ideologie piccolo-borghesi sono andate contagiando anche le classi popolari cittadine, purtroppo è probabile che le nuove istituzioni che seguiranno al fascismo, per evoluzione lenta o per opera di violenza, e anche le più estreme e apparentemente rivoluzionarie fra esse, saranno riportate a riaffermare, in modi diversi, quelle ideologie; ricreeranno uno Stato altrettanto, e forse più, lontano dalla vita, idolatrico e astratto, perpetueranno e peggioreranno, sotto nuovi nomi e nuove bandiere, l'eterno fascismo italiano."

Carlo levi scriveva questo nel 1945, circa 10 anni dopo il suo confino, dopo che, come scrive nel'incipit del romanzo, "Sono passati molti anni, pieni di guerra, e di quello che si usa chiamare Storia". E cosa è successo negli anni a venire? Tutti, credo (e spero), sono al corrente della storia d'Italia dagli anni '50 ad oggi. Non credo che egli avesse pretese di chiaroveggenza o magia ma, quanto si discosta dalla realtà? e da quanto vediamo oggi?
"Ninte!" rispondevano i contadini a Levi quando lui chiedeva "Che cosa si può fare per cambiare le cose?". E noi, che gli rispondiamo?

domenica 11 luglio 2010

Un boccale di fascio

Per celebrare i mondiali, la Peroni si fa nera..

Da: Indymedia
Che il revisionismo sul ventennio sia imperante nell'italiatta del berlusconismo lo sapevamo già. Il razzismo populista serpeggia ormai in maniera per nulla celata nella cultura italiana. E se non fossero bastate le applicazioni per ipad coi discorsi del duce, i testi e i dvd che riscrivono la storia dipingendo il ciccione pelato come salvatore della Patria e il suo regime come una simpatica epopea finita male, ora ci si mette anche la Peroni.
Essi perchè i geni del marketing della marca di birra italica, sponsor dell'Italia ai mondiali, hanno deciso di creare delle etichette commemorative delle gesta calcistiche della nazionale italiana negli anni passati. Per l'edizione del '38 ecco che sull'etichetta appare la bandiera savoiarda accompagnata nientepopò di meno che dal fascio littorio, simbolo dell'italia fascista.
Che dire, abbiamo fascisti in Parlamento, nei media, nell'esercito e corpi di pubblica "sicurezza". La Peroni oggi come oggi è l'ultimo dei problemi, ma resta comunque un buon indice dei tempi che corrono. Su internet è già partita la mobilitazione e la campagna per il boicottaggio. “Invitiamo tutte e tutti a boicottare la birra Peroni” – si legge in facebook e altri siti che hanno diffuso la notizia – “In fondo in giro vi sono migliaia di birre buone, italiane e non, e certamente non si corre il rischio di bere qualcosa di “indigesto”.
Quello che possiamo fare è un gesto piccolo, ma molto forte: BOICOTTARE E FAR BOICOTTARE.

venerdì 9 luglio 2010

Angeli e demoni aquilani

a) Molta strumentalizzazione. È questo il giudizio che il premier Silvio Berlusconi dà in merito agli incidenti, durante i quali due ragazzi sono rimasti feriti, avvenuti nel corso della manifestazione degli aquilani a Roma.
"Non ho ancora visto il resoconto delle forze dell'ordine - ha detto il cavaliere ai microfoni di Studio Aperto -, ma mi pare che ci sia stata molta strumentalizzazione. Noi abbiamo fatto come governo un intervento immediato ed efficace dopo il terremoto. La ricostruzione spetta agli enti locali, al Comune e alla Regione. Il governo doveva dare i finanziamenti, cosa che è stata fatta finora". Secondo Berlusconi, tutto quello che era nei compiti del governo è stato fatto: "Il governo - ha detto - ha fatto il miracolo per come è intervenuto subito dopo il terremoto, come nessun altro paese è riuscito a fare dopo una catastrofe naturale. In meno di 10 mesi abbiamo dato una casa a chi l'aveva persa".

b) Chiodi (presidente Regione abruzzo): infiltrati dietro gli incidenti. «Dalle notizie che ho, e che sono state confermate, la manifestazione era pacifica ma c'è stata l'infiltrazione di persone che preferiscono trovare tutte le occasioni per fare strumentalizzazioni».

c) Stefania Pezzopane, assessore della giunta Cialente al Comune di L’Aquila, stava in Piazza Navona con i 5 mila terremotati arrivati a Roma in pullman.
Mi dice della vergogna di essere caricati dalla polizia “come facinorosi, come furfanti”. Mi dice che non era mai successo nella storia d’Italia che i terremotati venissero presi a botte, “siamo primi anche in questo”. Dice che “a 15 mesi dal terremoto ci sono ancora 56 mila persone che vivono fuori casa”. Molti di loro in albergo, molti in case di parenti e amici sparpagliati in tutta la Regione, 18 mila nelle nuove abitazioni del progetto C.A.S.E.
“Ci hanno usato nei primi mesi della propaganda, ci hanno esibito tutti i giorni in televisione quando eravamo l’oggetto del miracolo berlusconiano. Ora che le cifre e la rabbia smentiscono tutta la propaganda che hanno costruito sul nostro dolore, i telegiornali davanti a noi scappano”. Ora i terremotati non fanno più notizia. Vengono nascosti come cenere sotto al tappeto, come residuo di una storia andata in onda tanto tempo fa e che adesso ha già stufato. Ancora i terremotati? Basta con questi terremotati. “Berlusconi è venuto a L’Aquila l’ultima volta a gennaio, sette mesi fa. Si è spaventato dei fischi. Da allora non si è più visto. Ha mandato un po’ di ministri, compresa la Prestigiacomo che ci diceva non preoccupatevi. Come no: e perché mai dovremmo preoccuparci? Durante la campagna elettorale sono venuti tutti, deputati, sottosegretari, ministri. Berlusconi ogni tanto telefonava”.
Ma quando è finita la campagna elettorale è finita anche la processione. Sono finite le promesse. Sono finite le telecamere. Ora tocca agli scudi, ai manganelli e a qualche ferito senza importanza.

d) Marco: "Vogliamo solo chiedere aiuto: siamo senza casa e senza lavoro, perché non ci lasciate il diritto di manifestare?", gridano in molti. Ma i manganelli spuntano quasi inaspettati. A qualche spinta un po' più corposa, gli agenti rispondono con gli sfollagente e ne fanno le spese due ragazzi. "Mi sono trovato davanti, inerme. Non ho detto e non ho fatto nulla, ma mi sono trovato schiacciato tra i pochi che spingevano e quelli che menavano - racconta Marco, che ha la testa fasciata e il volto dolorante e incredulo di chi non riesce a capire il perché di una reazione così forte -. Quello che mi dispiace è che da una manifestazione pacifica venga fuori questa immagine. Non siamo venuti a fare casino, ma solo a rivendicare i nostri diritti e a chiedere sostegno per la nostra città".

giovedì 8 luglio 2010

libera VIVA VOCE

VIVA VOCE festival 2010

Dopo il successo della scorsa edizione quest’anno ci saranno ospiti scottanti a cominciare da:

giovedì 8 luglio – incontro dibattito con Marco Travaglio (giornalista, Il fatto quotidiano);

giovedì 15 luglio – incontro dibattito con Gioacchino Genchi (ex direttore del nucleo anticrimine della sicilia occidentale e consulente tecnico dell’autorità giudiziaria) e Bruno Tinti (ex magistrato della corte di cassazione, giornalista, il fatto quotidiano);

giovedì 22 luglio – presentazione del libro “Don Vito” di Massimo Ciancimino e Francesco La Licata. Oltre agli autori sarà presente la giornalista Sandra Amurri.

Gli incontri avranno luogo dalle 21:00
presso il parco Rodari di Borghetto di Monte San Vito (AN).

Uscita autostrada Ancona Nord, superare Chiaravalle, direzione Monte San Vito.

mercoledì 7 luglio 2010

Incontro sull'ACQUA

La raccolta firme referendaria è agli sgoccioli. E' stato un successo. Era il primo inevitabile passo cui va dato seguito. Vorremmo contribuire, nel locale, anche a questa seconda fase di rielaborazione della campagna contro la privatizzazione dell'acqua, con questo primo incontro per approfondire la questione, e discutere, tutti insieme come andare avanti, e verso dove.
Per questo giovedì 8 Luglio, dalle ore 20, ne parleremo con Luca Martinelli per provare insieme a capire che risultato portrà fruttare questo milione di firme e gli obiettivi che da adesso in poi il Forum Italiano dei Movimenti dell'Acqua si proporrà.

*Giovedì 8 luglio, presso il giardino del csoa kONTATTO, via Poiole 1, Falconara - zona La Rocca.

Ore 20: Aperitivo/buffet biologico a cura del Circolo Equo&Bio di Vallemiano. Menù di carne e verdure (6 € adulti / 5 € bambini)

Ore 21:30: Incontro con Luca Martinelli.
Attivista del Forum italiano dei movimenti per l'acqua, è giornalista e redattore del mensile "Altreconomia". Ha svolto ricerche in ambito universitario sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Esperto delle tematiche legate all'acqua, è autore di "L'acqua è una merce.
Perchè è giusto e possibile arginare la privatizzazione" e "Imbrocchiamola! Dalle minerali al rubinetto, piccola guida al consumo critico dell'acqua".

L'ACQUA NON SI VENDE!*
Fuori l'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua!


*PER INFO SULL'INCONTRO:*
http://csa-kontatto.noblogs.org/
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Falconara-Acqua-Bene-Comune-Incontro-con-Luca-Martinelli/5366

guarda la cartina x sapere dov'è il csa Kontatto

SANTA CANNELLA A FALCONARA:

LE IMMAGINI DELL'APERTURA DELLA CAMPAGNA A FALCONARA

lunedì 5 luglio 2010

Festival LASCIATECI IN…PACE!

LASCIATECI IN…PACE!
Festival di promozione della cultura della pace

e dei diritti umani
26 giugno 2010/ 26 agosto 2010

-Prima parte-

In un mondo dominato dai GRANDI e dai potenti, vogliamo dare più spazio ai... "piccoli", ai ragazzi e alle loro idee, cercando di entrare nella loro realtà e valorizzare la loro visione del mondo. Con il progetto "Lasciateci in...pace!" avranno così la possibilità di riflettere sul tema della pace e della non violenza, senza limiti o condizionamenti, cercando di esprimere liberamente la loro creatività, attraverso laboratori dedicati. Sarà un'occasione anche di porre all'attenzione dell'opinione pubblica la creazione di una nuova coscienza critica, che faccia della Pace il valore più alto da cui ripartire per costruire un mondo diverso e più bello, dove diritti e doveri siano uguali per tutti. Un diritto, appunto, fondamentale per i giovani: quello di credere nei propri mezzi e di essere capaci di migliorare il mondo. Solo educando e stimolando le giovani generazioni a parlare, riflettere e affrontare le questioni della non violenza, della fratellanza, della tolleranza e del rispetto dei diritti umani, potremo tutti sperare in un futuro più sereno. E ora, non disturbiamoli, Lasciamoli in... Pace: I RAGAZZI DEVONO COSTRUIRE IL NOSTRO FUTURO!

Programma:

LASCIATECI ASCOLTARE IN… PACE!
Sabato 17 luglio 2010 ore 17,30 presso Convento – Colli del Tronto
LA MUSICA E' PACE! incontro con Giorgio Canali (www.myspace.com/giorgiocanal)

Sabato 31 luglio ore 18,30, Via Bora ( Centro Storico) - Castorano
presentazione della grafic novel :
“Ti sto cercando” di Giovanni Marchese e Luca Patanè (http://www.tunue.com/)


LASCIATECI GUARDARE UN FILM IN……..PACE!
a cura dell’Associazione culturale “Il Formichiere”
orario proiezioni 21:30

Lunedì 5 luglio Piazza Mazzini - Colli del Tronto
Milk di Gus Van Sant (USA 2008, 128 min)

Mercoledì 14 luglio Piazza Roma – Spinetoli
Heima
di Sigur Rós ( Doc, Islanda 2007, 94 min)
con proiezioni di video del gruppo Sigur Rós

Giovedì 15 luglio Via Bora – Castorano
La Profezia delle Ranocchie di Jacques-Rémy Girerd ( Francia 2003, 86 min)

Mercoledì 21 luglio Piazza Martiri di via Fani – San Silvestro di Castorano
Gran Torino di Clint Eastwood (USA 208, 116 min)

Giovedì 22 luglio Parco Ugo Foscolo – Colli del Tronto
Valzer con Bashir di Ari Folman ( Israele, Germania, Francia 2008, 87min)

Domenica 25 luglio Piazza Kennedy – Pagliare del Tronto
La Principessa Mononoke di Hayao Miyazaki ( Giappone 1997, 134 min)

Mercoledì 28 luglio Parco Ugo Foscolo – Colli del Tronto
Europa di Lars von Trier (Danimarca/Francia/Germania/Svezia, Svizzera 1991, 112 min)

Giovedì 29 luglio Parco Ugo Foscolo – Colli del Tronto
Persepolis di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud ( Francia, USA 2007, 95 min)

In caso di pioggia le proiezioni si terranno al chiuso
Info – ballatori.guido@hotmail.it - ugomancini@hotmail.it


LASCIATECI ASCOLTARE LA MUSICA IN...PACE!
Sabato 17 luglio 2010 ore 23,00 presso Convento
concerto di Giorgio Canali e Rossofuoco (www.myspace.com/giorgiocanal)


LASCIATECI OSSERVARE UN DIPINTO IN……..PACE!
Inaugurazione Domenica 25 luglio presso locali Scuole Elementare di Pagliare del Tronto
"LOVE AND PACE" personale dell’artista Giapponese Shinya Sakurai

Tutte le iniziative sono ad ingresso libero e gratuite

Info festival:

Comune di Colli del Tronto
comune@comune.collideltronto.ap.it
0736/890626 o 890655

numero verde: 800 711 323

Direttore artistico:
Marcelli Luca
marcelliluca@libero.it
+ 39 349.5749858

Ciclo ecologico

Grazie al passaparola, sta aumentando la popolarità delle coppette mestruali da utilizzare al posto dei tamponi e assorbenti. Cosa sono? Piccoli contenitori in gomma, latex o silicone, dalla forma di una campana rovesciata, che si indossano all'interno della vagina durante la mestruazione al posto di tamponi o assorbenti così da raccogliere il flusso mestruale. Una coppetta mestruale ha un costo compreso tra i 12 e i 35 euro e può essere in gomma, latex o silicone riutilizzabili centinaia di volte. Ciò evita una grande quantità di rifiuti dato che una donna che usa assorbenti usa e getta, ne butta via circa 11 mila nella vita. L'alternativa c'è.
Di seguito, il racconto di una ragazza che si è offerta di raccontare la sua esperienza nel nostro blog...
"Il suono di un tappo di sughero estratto da una bottoglia di vetro... la prima volta che ho visto la mia moon cup, dopo averla attentamente estratta dal suo saccchettino di cotone, mi sono per un momento spaventata. Beh...effettivamente è ben più grande di un tampone! Apro il libretto delle istruzioni, e incuriosita me ne vado in bagno leggo bene tutti i passaggi e poi provo: la piego in due e la infilo, cerco di metterla nella posizione giusta, non troppo in alto non troppo in basso, appena all'inizio della vagina, facendo attenzione che sporga altrimenti da fastidio. Beh, si la prima volta è strano. Lei aderisce ben bene alle pareti, tu la afferri con due dita, stringi un poco e tiri: una specie di strano risucchio e mpah! la bottiglia è aperta...Questione di pratica: qualche giorno di prova e poi tutto diviene più naturale.
Dopo il primo mese che la usi, capisci come va messa ed è come non portare niente, molto meglio di ciò che diceva quella pubblicità di qualche anno fa che parlava di sentirsi leggera come una farfalla. Per chi fosse un po schizzignosa, mi piace ricordare che in fondo è qualcosa di nostro e che anche se oggi è considerato qualcosa di spegevole; il mestruo in fondo è questo strano periodo di tempeste ormonali considerato speciale per una donna...
Magari le più razionaliste strorceranno il naso, ma trovo che questo modo di affrontare i cinque giorni mensili sia estremamente naturale. Quasi un far ritornare quel sangue alla terra...
Buon tentativo, spero.
Madre terra sarà riconoscente! "

giovedì 1 luglio 2010

Shining 1

Grazie al programma ShinyStat (in basso a destra), si possono avere informazioni sulle visite al nostro sito: quante al giorno, da dove, a che ora...In questo modo gli autori hanno una vaga idea sull'andamento del blog e soprattutto capiscono se stanno facendo qualcosa di interessante o meno. Tra le varie opzioni esiste quella di conoscere le "chiavi di ricerca", cioé quelle parole che tutti inseriamo nei motori di ricerca, per raggiungere il sito che contiene le informazioni che stiamo cercando. Chiaramente la maggior parte delle persone accede a questo blog scrivendo per esempio "circolo pablo neruda camerino", ma si sa che le vie del signore sono infinite e qui riportiamo e commentiamo altre "chiavi", alcune abbastanza stravaganti, usate nel mese di Giugno 2010 dai voi internauti per giungere fino al nostro bellissimo blog...
Buone lettura, mille grazie e complimenti per la fantasia!

bandiere gay - ce ne sono rimaste poche
circoli con maxischermo a firenze - cavolo l'hai presa larga
circolo evocazione - non ci siamo proprio
frasi pablo neruda sul nucleare - ha sctitto molti libri sul nucleare e 4 sul fotovoltaico
monache francesi a napoli - perché non "frati bengalesi a camerino"?
neruda farmaco - ottimi risultati a letto
pablo neruda camerina - versione femminile e più aggraziata
pablo neruda forse che si forse che no - deciditi
pablo neruda questa volta - aspettiamo la prossima
trombette da stadio normativa - ce ne stiamo occupando ardentemente
cadmio+macdonald+salute - il risultato è meno infinito
ci sono cliniche in altitalia che curano osteoporosi e crolli vertebrali. - su questo ci cogli impreparati
fast food dentro a caserme - consigliate dal gambero rosso
gay pablo neruda - questo suo lato non lo conoscevo
marea nera può invadere europa? - questo è un testimone di Geova...
neruda è sull'autobus - sembra l'inizio di una barzelletta
pablo neruda e' uomo di destra? - potrebbe sostituire Fini?

Area piccante!
preti sodomizzati - se vuoi ti mando i numeri di telefono
sorelle universitarie nude - abbiamo una vasta collezione di foto
acqua sessuale neruda critica- ...
suore nude - brividi...
suore nere - insisti?!
ragazzini masturbatori - vedi tag "chiesa"