mercoledì 6 ottobre 2010

truman dove sei

Dove arriveranno...cosa dobbiamo aspettarci ancora...quante cazzate dovremo ancora interpretare? non ho neanche voglia di scrivere che l' attentato a Belpietro è una bufala...è ovvio e così scontato da risultare superficiale e quasi divertente...un pò come quell'altro, quella scena tragi-comica in piazza...
Pensa a quando berlusconi è entrato in macchina dopo il souvenir del duomo, e si è messo quella roba rossa nella faccia. Pensa quanto sarebbe stato buffo essere li dentro, aiutarlo in gran fretta a svuotargli quel flaconcino nella faccia. Uno schizzo qua, una spennellata di là, una arruffata ai capelli ed è pronto. Quanto avrei riso a spruzzare una vernice nella faccia e nella bocca del presidente del consiglio. Che figata, e quando ti ricapita! Poi gran finale, scena tragica, commozione, in vecchio dolente e scioccato s'affaccia e porge l'ultimo estremo saluto alla folla disperata. La carrozza scompare nella nebbia e ci si prepara per il secondo atto.
Immaginate quando l'hanno portato all'ospedale, super scortato, sigillato e invisibile agli oochi di qualsiasi curioso o normale cittadino. E immaginate tutti i medici e gli infermieri corrotti, che già sapevano tutto, e l'aspettavano tranquilli in attesa di iniziare gli interventi di chirurgia plastica prenotati da tempo per ringiovanirlo un pò. Immaginate le guardie del corpo che, anche se sanno tutto, hanno mentito e nascosto queste e altre verità alle loro mogli, ai loro figli, ai loro amici...
E Tartaglia poveretto, la vera vittima. Chissà che penserà, chissà che avrà per la testa, che gli avranno dato per mentire, per dimenticare o per fare semplicemente la sua parte...
C'è chi sostiene che i nazisti abbiano creato un clone di Hitler dai suoi resti mai ritrovati; chi dice che Michael Jackson si sia in realtà ritirato in una tranquilla isola segreta. Un conto è credere che il vero Poul Mc Cartney sia morto e che quello vivo sia un suo sosia...e un conto è credere all'attentato di Belpietro!
Ma come si fa? Dai, seriamente...Chi credeva a Berlusconi quando giurava sulla costituzione? Chi al Papa quando prometteva di punire i pedofili? Chi a Maroni quando diceva di eliminare la mafia? Nessuno...neanche e soprattutto gli stessi che l'hanno votati e acclamati. Non prendiamoci in giro.
Cari direttori di giornali,TV,radio,chiese,comuni e governi; in questi 15 anni di banane, abbiamo visto cose che gli europei neanche si immaginano e ci siamo abituati a sentire delle oscenità talmente incredibili, che se un giorno scendesse Cristo all' adunata, gli chiederemmo un documento di certificazione.
Eppure, seppur sistematicamente truccate, le elezioni scorse parlano chiaro sul fatto che debba per forza esistere una fetta consistente di popolazione che, di nascosto, li vota. Come è possibile?
L'ultima volta che sono stato all'estero, in Europa, me l'hanno chiesto una trentina di persone. Io ero un "italiano", si quelli là da additare perché sono quei pazzi che stanno sotto una dittatura democratica. E badate che per noi, non hanno la stessa premura e pena che hanno per un nigeriano o un ugandese, perché noi il nostro dittatore ce lo siamo capato...e per 3 volte.
Rispondevo incolpando la televisione, perché col tempo e con le domande, ho notato che le poche persone che hanno apertamente ammesso di averlo votato e le persone per le quali ho sospettato questo loro piccolo segreto; vivono, parlano e pensano come i personaggi della televisione...la loro piccola grande televisione.
Chi sono? Quelli che credono, che non si fanno tante domande, che si fermano alla prima che arriva, e che alcune cose non le sanno perché sarebbe troppo faticoso. Scarsa furbizia, sottile prontezza, poca luce nei loro occhi. Che buone le caramelle giornliere delle istituzioni: non dobbiamo far altro che starcene seduti, scegliere il canale e apettare che loro ci imbocchino. La casa va a fuoco, ma finché non me lo dice la TV non è vero.
Cara compagna d'avventure, amica di merende, amore della vita, saggia speranza, eterna illusione. Inconsapevole ammirazione.
Oggi come oggi, la sua voce è innegabile e qualsiasi morte, nascita, guerra o miracolo, qualsiasi menzogna o verità per essere considerata reale e credibile, deve passare per forza da lei, al suo vaglio. E la televisione sappiamo tutti di chi è e da chi è gestita: lui decide cosa farti vedere e lui decide cosa farti votare. Se ci caschi, credi . Questo dovrebbe collegare un pò di meccanismi nelle teste più sveglie e ci dovrebbe far alzare queste braccine esili per cominciare a respingere un pò di cose...
Ma poco ancora si muove, e forse il grave è che la nostra consapevolezza "giornaliera" è diventata abitudine e, ancor peggio, accettazione. Abbiamo lasciato passare malefatte gravissime e ormai concediamo a un gruppo di criminali di manipolarci la realtà e le nostre mani, senza alzare un dito né un filo di voce. Cadendo in questo tranello, starai al loro gioco, penserai come loro, ti fiderai di loro. Li giustificherai anche dopo che t'avranno tradito e derubato e li vedrai stare tranquilli perché tu non te ne accorgerai né avrai un ricordo lucido del fatto...
Leggendo "1984" di Orweel, si trovano similitudini sul suo Partito, il quale anulla la coscienza e la ragione delle persone tramite il controllo totale dell'informazione, arrivando ad eliminare il passato, modificandolo o semplicemente cancellandolo...
Tutto questa apparente fantascienza, non è altro che l'Italia di oggi: chi ti dice che è successo? Chi non ti dice che è successo? Chi decide cosa insegnarti a scuola e cosa è meglio che tu non sappia? Hai più saputo niente di Tartaglia? E dei mandanti delle stragi di Milano, Roma, Bologna e Brescia? Che fine ha fatto Pasolini, è morto? E ci l'ha ucciso?
Nulla.
Il passato è cancellato, insabbiato, sospeso. Il presente è controllato, calibrato, coperto.
Il futuro...non è per noi.

Ero partito per scrivere un post sul falso attentato a Belpietro, ma mi sono dilungato su altri binari, ad ogni modo paralleli. Le informazioni che inizialmente avrei voluto dirvi e che smentiscono la veridicità dell'attentato, le trovate quì.

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